Sala 6
Miei cari, ricordate sempre che il mio desiderio era di poter
allevare da sola la mia bambinella, e, dato che il mio destino è
così terribile, voi mi aiuterete e io sarò meno disperata per la mia bambina.
(Lida, Jugoslavia)
Le porte si aprono. Eccoli i nostri assassini.
Vestiti di nero. Sulle loro mani sporche portano guanti bianchi.
(Esther, Polonia)
Contro l'idea della violenza, la violenza dell'idea.
(Franz, Austria)
Ti lascio questo mio testamento :
cerca il senso della vita, insieme con i figli, nella lotta.
(Nicola, Bulgaria)
Vendicate il nostro sangue sparso.
(Ignoti, Polonia)
Muoio e vivrò.
(Aleksei, Cecoslovacchia)
Gli atti di accusa corrono come al cinema, uno appresso l'altro.
Il più interessante è questo, che per ognuno di essi si richiede la condanna
a morte. Cosa me ne faccio, poi di tante morti? Una mi basta.
(Tenju, Bulgaria)
Per tutta la settimana il tempo è stato così grigio e pesante, in
vera armonia con le ultime vicende. Ma che importa! Adesso il sole
è riapparso, portando con sé luce e gioia a noi tutti.
(Carl, Norvegia)
Sai, mia cara, che non siamo distanti l'uno dall'altra?
Se una mattina tu uscissi da Terezin e ti dirigessi a nord,
e io da Bautzen venissi verso sud, la sera ci si potrebbe incontrare.
Andremmo di corsa, no?
(Jula, Cecoslovacchia)