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Cortile d'onore
Entrando dal cassero della torre dell’Orologio, si accede al maestoso Cortile d’onore, oltre 900 metri quadrati di superficie. L’inserimento del cortile d’onore al centro del complesso residenziale dei Pio è l’elemento fondamentale che nel primo decennio del Cinquecento (tra 1504 e 1511), per volontà di Alberto III Pio, dà una nuova immagine al palazzo, tanto che non serve solo come punto di snodo tra le diverse parti dell’edificio (a nord gli appartamenti, a sud una zona di rappresentanza e oltre il Torrione di Galasso) e tra la nuova piazza e l’antico centro medievale a levante, ma anche come primo luogo di rappresentanza per chi accede al palazzo. Il cortile, costituito da un regolare loggiato con colonne in marmo a formare un portico ad arcate a tutto sesto sormontato da due sopralogge chiuse ai piani superiori, rappresenta una delle più felici realizzazioni rinascimentali a Carpi e rivela l’influenza di modelli urbinati e romani nei loggiati sovrapposti e nei loro particolari decorativi di buona qualità realizzativa - capitelli, peducci, mensole, con elementi figurati - opera del reggiano Bartolomeo Spani. Rimasto incompiuto nell’apparato ornamentale, fu integrato e concluso fra 1875 e 1876 da Achille Sammarini.
A nord del cortile si apre un’ulteriore più piccola corte, denominata cortiletto del Passerino, creatasi probabilmente dopo la costruzione del cortile d’onore e la demolizione di altre strutture architettoniche precedenti.
Ultimo aggiornamento: 18/04/2006